CONTRATTO DI SVILUPPO
9 marzo 2018
CONTRATTO DI SVILUPPO
Con l’inizio del nuovo anno, Vueffe Consulting sta lavorando alla messa a punto di nuovi progetti innovativi per le imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Fra i vari strumenti di finanza agevolata attualmente attivi nel panorama regionale ed extra regionale vi sono i CONTRATTI DI SVILUPPO.

Il Contratto di sviluppo è il principale strumento di incentivazione destinato alle imprese che, singolarmente o in forma associata, intendono realizzare investimenti nel settore agro-industriale.

L’investimento complessivo minimo richiesto per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli è di 7,5 milioni di euro. L’investimento può essere realizzato dall’impresa singola o in forma associata.

Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane ed estere.

SOGGETTI BENEFICIARI

In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:

  • l’impresa “proponente”, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo;
  • le eventuali imprese “aderenti”, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo;
  • soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti.

I soggetti, alla presentazione della domanda devono trovarsi nelle seguenti condizioni:

  • essere regolarmente costituiti ed iscritti nel Registro delle Imprese;
  •  essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e
  • non essere sottoposti a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuali quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea
  • avere restituito agevolazioni godute per le quali è stata disposta la restituzione;
  • non essere stati destinatari (negli ultimi 3 anni) di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
  • operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, anche con riferimento agli obblighi contributivi
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale.

E’ composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.

AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti;
  • finanziamento agevolato in conto interessi.

Il contributo pubblico, nelle varie forme previste, è concesso nella misura massima del 50% con finanziamento a fondo perduto o del 75% con finanziamento agevolato in conto interessi delle spese ammissibili. Le imprese che richiedono le agevolazioni sono tenute ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% del totale delle spese ammissibili. Le agevolazioni possono essere concesse anche per sostenere investimenti realizzati con il sistema della locazione finanziaria (leasing). L’utilizzo delle varie forme di agevolazione e la loro combinazione sono definiti in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento.

 

SPESE AMMISSIBILI

Le agevolazioni possono essere concesse a fronte di progetti d’investimento volte ai seguenti obiettivi di sviluppo:

  • realizzazione di nuove unità produttive; 
  • ampliamento di unità produttive esistenti;
  • diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;
  • cambiamento del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Le spese ammissibili devono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni. Dette spese riguardano:

  1. Suolo aziendale e sue sistemazioni (max del 10 %)
  2. Opere Murarie e Assimilate (Sviluppo industriale max 40% – Turismo max 70%)
  3. Infrastrutture Specifiche aziendali
  4. Macchinari, Impianti e Attrezzature
  5. Programmi Informatici, Brevetti, licenze, Know How, e conoscenze tecniche non brevettate.
  6. Spese per Consulenze (per le sole PMI nella misura max del 4%)

Non sono ammesse:

  • le spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento, le spese notarili, quelle relative a imposte, tasse, scorte e quelle relative all’acquisto di immobili che hanno già beneficiato negli ultimi 10 anni di altri aiuti, fatta eccezione per quelli di natura fiscale;
  • singoli beni di importo inferiore a 500,00 €, al netto di IVA;

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