Grazie ai fondi in arrivo dal PNRR, sarà a brevissimo attivato dal Ministero delle Politiche Agricole (MIPAAF) il bando per il “Parco Agrisolare” che, con una dotazione di circa 1,5 miliardi di euro, sosterrà gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo, e avvicinando il nostro Paese al raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica attesa per il 2050.
BENEFICIARI
- Imprenditori Agricoli Professionali (IAP);
- Coltivatori Diretti (CD), iscritti alla previdenza agricola;
- Imprese Agroindustriali.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Gli interventi ammissibili sono gli impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6 kW e 500 kW, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali alle attività del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Unitamente al fotovoltaico, sono ammessi anche i seguenti interventi di riqualificazione: rimozione e smaltimento di eternit/amianto dai tetti; isolamento termico dei tetti; sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.
SPESE AGEVOLABILI
La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a 750.000 euro, nel limite massimo di un milione di euro per singolo soggetto beneficiario.
Sono ammessi i costi di:
- progettazione, asseverazioni e altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese le spese relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
- rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente;
- fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- demolizione e ricostruzione delle coperture;
- installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole;
- direzione lavori;
- connessione alla rete.
Si precisa poi che il limite massimo di spesa è fino a 1.500 euro/kW per i pannelli FV, e fino a ulteriori 1.000 euro/kWh se sono installati anche sistemi di accumulo.
In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere 50mila euro.
In caso siano installate colonnine di ricarica elettrica per i veicoli, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali per FV e accumuli, una spesa fino a un limite massimo ammissibile di 1.000 euro/kW a colonnina.
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione consiste in un finanziamento in conto capitale pari al 50% per le aziende agricole attive nella produzione primaria e per quelle attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, nelle Regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) ed il 40% per le stesse tipologie di aziende che operano nelle altre Regioni.
Si evidenzia che tali aliquote di agevolazione potranno essere soggette ad una maggiorazione di ulteriori 20 punti percentuali in alcuni casi, ad esempio per investimenti realizzati da giovani agricoltori. Invece per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, gli aiuti possono arrivare al 30% dei costi, grazie all’ausilio di alcuni possibili bonus.
Ad esempio, è prevista la maggiorazione di ulteriori 20 punti percentuali anche nel caso di aiuti concessi alle piccole imprese.
In allegato Decreto Ministeriale
http://www.vueffeconsulting.it/wp-content/uploads/2022/03/DM-agrisolare-Pnrr.pdf
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